Goccia dopo goccia, la tecnologia sta facendo fronte alla siccità
Gli scienziati della NASA hanno lanciato un monito: la scarsità dell’acqua sta per diventare il problema principale di questo secolo.
Lo studio, il primo nel suo genere, ha utilizzato le immagini della missione satellitare Grace della NASA per tracciare l’andamento della disponibilità d’acqua dolce dal 2002 al 2016. L’analisi ci indica la necessità di migliorare il nostro modo di risparmiare l’acqua.
Ecco quattro esempi, ma ce ne sarebbero molti altri, di nuove tecnologie che cercano di favorire questo aspetto.
Water Pebble è un dispositivo da posizionare sul piatto doccia per misurare e memorizzare l’efficienza idrica. Ma non serve solo a raccogliere dati. In base alla durata della prima doccia, il dispositivo riesce a ridurre gradualmente il tempo trascorso sotto l’acqua utilizzando un sistema a semaforo: lampeggia con luce verde quando non è ancora stata usata molta acqua, con luce arancione quando si è quasi raggiunta la quantità d’acqua prevista e con luce rossa quando è il momento di uscire. Si spera che consapevolizzando le persone sull’utilizzo che fanno dell’acqua possano diminuire la quantità d’acqua per fare la doccia.
Il paesino di Oliena, in Sardegna, si riforniva da una rete idrica obsoleta e con livelli di perdite d’acqua superiori al 50%. L’approvvigionamento idrico nel paese era discontinuo e la fonte (una bella sorgente naturale) minacciava di prosciugarsi.
Hitachi è riuscita a fornire una soluzione. Dopo aver condotto un’ispezione dell’intero impianto, Hitachi ha iniziato a ridurre le perdite. Piuttosto che eliminare le perdite una alla volta, la soluzione era scoprire le loro cause alla radice e impedirne l’insorgenza. Per farlo, sono state percorse tre strade. Tecnologie digitali per il monitoraggio del sistema, uno “step test” per determinare il volume delle perdite d’acqua e apparecchiature elettroacustiche (geofoni, correlatori, multi-correlatori, noise logger) per cercare le falle.
Il progetto ha ridotto le perdite d’acqua di oltre il 50% e da allora la soluzione Hitachi è stata implementata in oltre 30 città dell’isola, con molti altri sistemi analoghi in cantiere.
I servizi igienici più obsoleti arrivano a scaricare fino a 30 litri d’acqua alla volta. E i servizi igienici rappresentano mediamente un terzo dell’acqua utilizzata oggi a livello domestico. Uno degli obiettivi dei produttori di servizi igienici è proprio quello di ridurre tale quantità. Toto, il principale produttore di WC al mondo, è riuscito a realizzare un servizio igienico che impiega solo 3,8 litri per sciacquone. Prodotti come questo, un giorno, diventeranno la norma, riducendo in modo significativo l’utilizzo dell’acqua in ambito domestico.
I sistemi di irrigazione utilizzati principalmente nell’agricoltura sono una notevole fonte di consumo d’acqua in Europa. Nei paesi del Mediterraneo raggiungono il 60% del consumo totale dell’acqua. Ridurre questo volume, senza compromettere le colture, rappresenta una sfida importante per il settore tecnologico.
L’irrigazione intelligente è la risposta. A differenza dei sistemi tradizionali, che funzionano su programmi prestabiliti, i sistemi intelligenti monitorano fattori esterni, quali l’umidità del suolo e le condizioni meteorologiche, e reagiscono in tempo reale. Ciò significa che l’acqua viene utilizzata solo quando è necessario e lo spreco è limitato.
Affrontare il principale problema ambientale di questo secolo è una grande responsabilità. Ecco perché abbiamo bisogno di nuove tecnologie che ci aiutino a lavarci, a bere, a scaricare il WC e a irrigare i campi nel modo più efficace possibile.