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Quattro ragioni per cui le vene delle dita saranno la nostra nuova firma

Con l’inserimento sempre più su vasta scala dei dati personali online, stiamo facilitando ai criminali il compito di scoprire le informazioni necessarie per ottenere password, account di accesso e persino per rubare le identità.

La maggior parte di noi non ci penserebbe due volte prima di gestire i dati personali e le proprie finanze online.

Il pensiero di dover andare in banca per pagare una bolletta, prassi comune poco più di dieci anni fa, sembra ormai un ricordo del passato.

Eppure, con l’inserimento sempre più su vasta scala dei dati personali online, stiamo facilitando ai criminali il compito di scoprire le informazioni necessarie per ottenere password, account di accesso e persino per rubare le identità.

I progressi della tecnologia hanno purtroppo aperto la strada a queste nuove forme di criminalità, ma detengono al contempo la chiave per la nostra sicurezza. La biometria è stata ampiamente accettata come il mezzo più efficace per far fronte ai furti d’identità. L’identità viene verificata tramite caratteristiche personali uniche che ci differenziano anche dai parenti più stretti.

Una delle più avanzate tecnologie d’identificazione biometrica è la Finger VeinID, la quale si serve di raggi infrarossi per eseguire la scansione dell’impronta delle vene delle dita di una persona. Sarà sufficiente posizionare il dito sul sensore affinché avvenga la scansione delle vene e per poter così accedere agli account personali. Sarà possibile prelevare denaro da un bancomat, accedere ai servizi online, effettuare l’accesso a un’area riservata o addirittura iscriversi a un corso.

Come fanno le vene delle dita a essere più sicure rispetto ad altre forme di identificazione?

1. Sono uniche e non possono essere copiate

Ognuno di noi ha una venatura unica, così come le impronte digitali o l’iride. Tuttavia, siccome si trovano all’interno del nostro corpo, è praticamente impossibile copiarle. Persino i gemelli omozigoti non hanno le stesse venature.

2. Rubare le dita di qualcuno non servirà a nulla

Potrà sembrare un po’ macabro, ma Finger VeinID riconosce soltanto tessuti vivi in quanto si basa sul rilevamento dell’emoglobina presente nel sangue. La scansione, quindi, non funziona in assenza della circolazione sanguigna. Se le vene vengono tagliate collassano, pertanto la venatura unica perde la sua utilità. Sebbene la tecnologia non possa impedire a qualcuno di tagliarvi il dito, potrete almeno essere certi che non vi ruberà l’identità!

3. Non si può dimenticare un dito

A differenza di una carta di credito o del passaporto, non c’è alcun rischio di dimenticare un dito a casa o sull’autobus!

4. Sarete protetti anche contro le aggressioni

Oltre alla scansione del dito in condizioni normali, i clienti potranno registrare la scansione in condizioni di stress. Se minacciati, ad esempio, i clienti potranno posizionare il dito in condizioni di stress sullo scanner, in modo che la banca possa agire in modo automatico e bloccare temporaneamente il sistema.

Da molto tempo si ritiene che la chiave della tecnologia sia a “portata di dito”. Tuttavia, è grazie a questa tecnologia all’avanguardia che oggi è possibile affermare che la protezione dell’identità dipende proprio dalle dita.