I treni di ultima generazione stanno avvicinando tra loro le cittadine del Regno Unito e, come nell’Ottocento, sono sempre più indispensabili
Obiettivo 2050. È questo l’anno in cui, secondo le analisi del gruppo Greengauge 21, è previsto il collegamento ad alta velocità dell’intero Regno Unito. Connettere le grandi città e i piccoli centri urbani del Paese con le ferrovie di ultima generazione, infatti, servirà a bilanciare l’andamento di un sistema in cui Londra rimane la grande (e spesso unica) protagonista: nonostante ci vivano solo il 12,5% degli inglesi, infatti, qui attualmente si genera il 22% del PIL.
In questo contesto, sono le ferrovie veloci a cambiare, di nuovo, il volto del Paese. Una rivoluzione molto simile a quella dei treni a carbone e vapore, che nel XIX secolo furono decisivi per le sorti della Gran Bretagna del tempo.
L’alta velocità per il Regno Unito non è, in realtà, una novità assoluta. C’è già una linea, la HS1, che collega Londra al Kent grazie alle tecnologie di Hitachi e che in dieci anni di attività ha portato qualcosa come 3,8 miliardi di sterline di benefici economici e sociali.
Una linea sola, però, non basta. Per questo, il governo inglese sta aprendo la strada per investire su una seconda linea, la HS2, che collegherà Londra alle West Midlands e poi a Manchester e Leeds. La caratteristica che renderà questa nuova rete ferroviaria diversa da tutte le altre è che potrà viaggiare fino a 400 chilometri orari, aumentando le capacità di trasporto dell’intero sistema-Paese e incoraggiando i cittadini a trasferirsi in città diverse da Londra.
Non solo. Avere a disposizione un treno che viaggerà a 400 chilometri orari ridurrà il numero di viaggi effettuati sia in auto che in aereo, con un taglio previsto, rispettivamente, di 9 e 4.5 milioni.
La raccolta dei dati si ritaglia un ruolo assolutamente centrale all’interno dei nuovi treni ad alta velocità. Numeri di passeggeri, problemi di manutenzione, condizione dei binari: attraverso la rete di dispositivi IoT (Internet of Things – Internet delle cose), la rete ferroviaria del Regno Unito sta diventando sempre più intelligente.
L’analisi accurata di questi dati attraverso strumenti sempre più all’avanguardia permette di migliorare il servizio per i passeggeri, riducendo drasticamente i ritardi e informando in tempo reale quali siano i vagoni più silenziosi o quelli meno pieni. L’integrazione della tecnologia intelligente, infatti, sarà l’arma migliore contro i treni lenti e sovraffollati e getterà le basi per uno sviluppo del Paese diverso, più aperto, meglio connesso, più rispettoso dell’ambiente.