Catene di fornitura sostenibili e sicurezza: la tecnologia si fa strumento per la tutela dei diritti umani
Nel 2015 le Nazioni Unite hanno annunciato i obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) che fanno parte dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Gli obiettivi, alla base dei quali ci sono sempre i diritti umani, servono a creare una società più sostenibile, libera dalla povertà, dalle disuguaglianze e dall’ingiustizia. Durante l'evento di presentazione, l’ex segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon ha dichiarato: “È tempo di trasformare i modelli di business affinché rispondano alle esigenze delle persone. La crescita e il successo delle imprese ne trarranno nuova linfa”.
In particolare, l’obiettivo 8 rappresenta una chiara sfida per le attività commerciali: contiene un appello alla società per “incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti”. Riguarda, quindi, la sostenibilità nella creazione di lavoro, l’efficienza energetica, i diritti umani e dei lavoratori, l’occupazione giovanile e l’uguaglianza dei diritti. Se, infatti, la politica, le leggi e le decisioni dei consumatori sono i fattori che più spesso spingono le aziende al cambiamento, l’innovazione tecnologica può avere un ruolo determinante nell’impegno per raggiungere l’obiettivo 8 e affrontare le questioni che riguardano i diritti umani.
Le catene di fornitura possono rivelarsi estremamente complicate. Per le imprese decise a garantire la trasparenza e il rispetto dei diritti umani, la tecnologia può diventare una risorsa sempre più strategica. Ci sono molti esempi di applicazioni blockchain che tracciano e sorvegliano le merci lungo catene di approvvigionamento estese e complesse, consentendo un livello di trasparenza e controllo che era impossibile con i database centralizzati tradizionali. Questa catena di custodia inalterabile e autocertificata per i beni e i servizi permette alle aziende di individuare rapidamente le possibili violazioni dei diritti umani e di raccogliere le informazioni necessarie per mettere in campo delle soluzioni.
La tecnologia non deve per forza essere complicata. Marks and Spencer, Next, Pentland Brands e Sainsbury’s hanno sviluppato una nuova app di approvvigionamento responsabile per smartphone, Everyone's Business. Il suo scopo è di invitare gli utenti che visitano regolarmente i siti dei fornitori (come merchandiser, quality manager e buyer) a riconoscere i segnali di potenziali problemi di carattere etico. Le osservazioni raccolte sono salvate nell’app e inviate al team per il commercio etico dell’azienda, che può utilizzarle per intraprendere le azioni necessarie, gestire i rischi e prendere decisioni documentate.
Proteggere le persone coinvolte in una catena di fornitura conoscendo i loro luoghi e orari di lavoro è solo uno dei tanti modi in cui la tecnologia può tutelare i diritti dei lavoratori. A tutti devono essere garantite condizioni lavorative sicure. Spesso gli audit fanno emergere le criticità, ma si basano sull’analisi di un momento specifico e non sempre identificano fenomeni più costanti. Per salvaguardare la sicurezza sul lavoro sono necessarie tecnologie nuove e più complete.
La Social Innovation di Hitachi si propone di sviluppare soluzioni con una reale utilità sociale, per creare un mondo più sicuro, intelligente e sostenibile. Un esempio concreto è Hitachi Video Analytics, un innovativo sistema video abbinato a una piattaforma di intelligenza artificiale, che ha già trasformato alcuni luoghi pubblici in spazi smart per tutelare la sicurezza delle persone. Ma le possibilità di applicazione in altri ambiti sono enormi: si potrebbe impiegare, ad esempio, nelle fabbriche e nelle aree industriali per evitare il sovraffollamento o identificare i lavoratori che operano in zone ad alto rischio. Il sistema può rilevare l’abbigliamento, quindi potrebbe essere usato per verificare la presenza dei DPI (dispositivi di protezione individuale) necessari, o per analizzare i movimenti dei lavoratori nelle fabbriche e prevenire gli infortuni da sforzo ripetuto. Una volta superata la sfida di rendere questi sistemi commerciabili, l’analisi video può offrire molte soluzioni per migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro.
La tecnologia racchiude grandi potenzialità per la tutela dei diritti umani e il raggiungimento dell’obiettivo 8 con la creazione di un “lavoro dignitoso per tutti”. L’impatto di soluzioni semplici sulle catene di fornitura è già sotto gli occhi di tutti, e ogni nuovo progresso può creare strumenti utili per proteggere i lavoratori da eventuali rischi. La tecnologia può rinnovare le capacità di settori industriali obsoleti e migliorare le condizioni dei lavoratori nella catena di fornitura. Sono sempre più numerose le aziende che adottano gli SDG come guida per le proprie operazioni e per lo sviluppo dei prodotti, e senza innovazioni tecnologiche il ritmo del cambiamento sarebbe molto più lento.