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In viaggio verso COP26: Conversazioni sul trasporto pulito Episodio 3: il treno elettrico di ScotRail da Glasgow a Edimburgo

Hitachi sta lavorando con ScotRail ai nuovissimi treni a emissioni zero, che sostituiranno i treni diesel per aiutare la Scozia e tutto il mondo a raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica.

In questo episodio Alex Hynes, Managing Director di ScotRail, e Jim Brewin, UK Country Lead di Hitachi Rail, viaggiano a bordo del treno di ScotRail da Glasgow a Edimburgo e parlano della partnership in corso, delle sfide dell'elettrificazione, del possibile ruolo dei treni a batteria e molto altro...

Alex: Buongiorno, Jim, e benvenuto sul treno delle 9:15 da Glasgow a Edimburgo. Immagino tu lo conosca bene perché è uno dei nuovi fantastici treni elettrici costruiti da voi, che adesso sono in circolazione e sono, naturalmente, i nuovi treni più affidabili del Regno Unito.

Jim: Grazie, Alex, è bello essere di nuovo un passeggero dopo anni di lavoro nella manutenzione come vostri partner. Ogni giorno questi treni offrono ai viaggiatori un servizio davvero importante e il fatto che la flotta sia del tutto elettrica è fondamentale: abbiamo sostituito i treni diesel e siamo felici di vedere che siamo riusciti a ridurre le emissioni di decine di migliaia di tonnellate di CO2 grazie all'introduzione di questi veicoli su tratte giornaliere.
Una delle cose su cui vorrei qualche informazione in più, per quanto riguarda la Scozia, è la strategia per l'elettrificazione e come si svilupperà in prospettiva futura.

Alex: Come sai, abbiamo introdotto i treni elettrici in gran parte della Scozia centrale negli ultimi anni, quindi il 75% dei viaggi avviene già in questa modalità.
Ora è necessario decarbonizzare. Non riusciremo mai a elettrificare tutta la rete, ma batterie e idrogeno sono possibili soluzioni alternative. Per questo lavoriamo al fianco di ScotRail, Network Rail, Transport Scotland e di persone come voi, per trovare l'equilibrio giusto fra elettrico, elettrificazione discontinua, batterie e idrogeno. Siamo convinti che i treni ibridi a batteria-elettrici siano uno strumento utile per la transizione verso un trasporto ferroviario a zero emissioni.

Jim: Ci sono zone critiche per la presenza di gallerie o simili? E questo mix di tecnologie diverse che valore aggiungerà alla rete nel lungo periodo?

Alex: In realtà, allestire le linee aeree di contatto è la parte facile, il difficile è l'ingegneria civile, cioè posare i binari, costruire i ponti, ecc. Con i treni a batteria-elettrici siamo in grado di ridurre le emissioni prima del passaggio totale all'elettrico, rimandando a più avanti i lavori particolarmente difficili o costosi. Ad esempio, dobbiamo elettrificare il Forth Bridge e sarà un progetto complesso, ma possiamo decarbonizzare prima di elettrificare: è questo il ruolo dei treni ibridi a batteria-elettrici nel nostro piano per ridurre le emissioni.

Jim: Ho un'altra domanda per te, Alex: una volta elettrificata la rete ferroviaria, da dove prendiamo tutta la corrente necessaria per portarla in Scozia e qual è la strategia? Perché avere i treni elettrici dappertutto è fantastico, ma richiede la corrente necessaria.

Alex: ScotRail compra l'elettricità da Network Rail, che a sua volta la compra dalle aziende fornitrici. Si tratta di energia proveniente da fonti a zero emissioni, tra cui anche il nucleare, e ci stiamo informando per capire se possiamo acquistare da altri fornitori energia da fonti rinnovabili, ma i treni elettrici inglesi sono a zero emissioni. Per questo sono un tassello così importante del percorso per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 nel Regno Unito e il 2045 in Scozia. L'elettrificazione è già una buona cosa, dobbiamo cercare di diffonderla il più possibile.

Jim: Certo, è un'ottima cosa. In più questi treni possono rigenerare l'energia in frenata, cosa che in molti non sanno. Se usati correttamente, quindi, restituiscono parte dell'energia consumata. Come valorizzate questo aspetto sulla vostra rete?

Alex: Proprio per questa ragione, tutti i convogli elettrici di ScotRail hanno una bella foglia verde fuori che dice "your ticket to zero carbon travel", perché i passeggeri devono sapere che prendere il treno è molto più che spostarsi semplicemente da un posto all'altro. Nel caso di tecnologie intelligenti come la frenata rigenerativa, mettiamo un piccolo cartello nei vagoni per dire "sapevate che quando il treno frena, recupera l'energia dissipata?".
Dobbiamo impegnarci di più per spiegare alle persone il lavoro che stiamo facendo, perché è eccezionale. Giorno e notte ripeto ai miei colleghi: stiamo facendo cose meravigliose, ma la gente lo sa?

Jim: Questo è verissimo. Quali sono le sfide di cui vi state occupando adesso?

Alex: Al momento, la mia sfida più grande è sapere che alla fine del mese tutto il mondo sarà a Glasgow e spero che in tanti sceglieranno il treno per muoversi in Scozia. Il nostro obiettivo è offrire un servizio stabile, affidabile e sicuro per tutti i visitatori, mostrare i frutti del prezioso lavoro di ScotRail, Hitachi e Network Rail, e magari conquistare qualche nuovo cliente.

Jim: Certo, anch'io sono venuto in Scozia in treno questo weekend per partecipare a una serie di riunioni, compreso oggi. Il viaggio è stato fantastico e sono riuscito a lavorare tantissimo. Viene da chiedersi quale sia la necessità dei voli interni, se possiamo migliorare la rete ferroviaria. Credo che i progetti per ridurre i tempi di percorrenza, come la linea ad alta velocità HS-2 che arriverà fino in Scozia e che Hitachi supporta con convinzione, daranno una grande spinta a questo tipo di messaggio, che è importantissimo per le discussioni che avverranno sia durante che dopo COP26.