La realizzazione degli impegni più ambiziosi della storia dell’umanità non è un’impresa da affrontare in solitaria.
Come possono essere perseguiti tali obiettivi?
Nel 2015 l’ONU ha annunciato 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG) da raggiungere entro il 2030, tra cui figurano la sconfitta della povertà, la lotta contro le diseguaglianze e l’ingiustizia, il contrasto al cambiamento climatico e al degrado ambientale. Il momento della sigla dell’accordo è stato di portata epocale. In quell’anno erano 800 milioni le persone in condizioni estreme di povertà, la scarsità d’acqua riguardava il 40 percento della popolazione e la diseguaglianza di genere era dilagante. Se avranno successo, gli SDG rappresenteranno la soluzione per molte di queste sfide che si fanno sempre più pressanti.
Ma un’agenda tanto ambiziosa è altrettanto complessa. Le imprese, i governi e le comunità di ogni paese del mondo svolgono un ruolo importante nel tradurre una tale visione collettiva in strategie e piani di sviluppo nazionali concreti e allineati su un totale di 169 obiettivi.
Come dare il proprio contributo in questa svolta generazionale? La risposta è lavorare insieme e lavorare meglio.
Durante il suo intervento al forum sullo sviluppo sostenibile di New York, il Sottosegretario generale Wu Hongbo, leader del Dipartimento per gli affari economici e sociali dell’ONU, ha affermato “Ci possiamo arrivare solo attraverso la cooperazione”. I partenariati multilaterali (come enunciato nell’obiettivo 17) sono veicoli di vitale importanza per condividere conoscenze, competenze, tecnologie e supporto finanziario verso l’attuazione degli SDG.
In considerazione dei 17 obiettivi, Hitachi ne ha identificato 5 entro i quali la propria strategia aziendale potrebbe agire significativamente e 6 attinenti al proprio impegno come azienda nella società. Ma Hitachi non si aspetta di uscirne vittoriosa agendo per se stessa. Nel marzo 2018, si è tenuto un Dialogo europeo multilaterale in merito alla “Strategia di sostenibilità di Hitachi” a Bruxelles, in Belgio, con la partecipazione di 18 organizzazioni internazionali, ONG, aziende avanzate nel campo della sostenibilità e altri gruppi rappresentativi. Il feedback ottenuto dalla sessione ha influito sulle iniziative di Hitachi attualmente in corso e ha dato prova dell’impegno di Hitachi in fatto di cooperazione multilaterale.
Scienza, tecnologia e innovazione sono alcuni tra i “mezzi di attuazione” identificati dall’ONU per raggiungere gli SDG. Le soluzioni digitali possono favorire molti degli ambiti di pertinenza degli SDG: sanità, risorse idriche, agricoltura e sostentamento, gestione delle risorse naturali, energia e infrastrutture.
Ad esempio, Gamaya è un’azienda agricola svizzera che fornisce soluzioni tecnologiche per l’agricoltura di precisione, una strategia gestionale dell’agricoltura che si basa sull’osservazione, la misurazione e la risposta ai dati in campo. I dati generati dai sensori costituiscono un importante feedback per gli agricoltori e permettono loro di prendere decisioni in maniera accurata rispetto alle aree da fertilizzare, all’acqua da impiegare e ai momenti migliori per il raccolto. Secondo l’azienda, la combinazione di tali misure comporta una riduzione del 30% nell’utilizzo di fertilizzanti, un incremento del 7-25% della resa del raccolto e un 50% in meno di perdita della resa.
Gli SDG non devono pertanto rimanere sul piano teorico, ma è essenziale che rientrino nei piani d’azione delle imprese, dei governi e delle comunità, verso la prosperità condivisa tra le persone e il nostro pianeta. Tutti dovrebbero essere preparati per lavorare insieme, e lavorare meglio, per realizzare gli SDG e creare un mondo migliore.