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La nascita del primo video al mondo prodotto senza utilizzare carbonio
Nei suoi 110 anni di attività, Hitachi ha raccolto una sfida dopo l'altra, e nessuna è più importante della sfida che riguarda il cambiamento climatico. Come Principal Partner di COP26, abbiamo deciso di fare un salto nel buio e provare a realizzare il primo video al mondo a zero emissioni di carbonio. Dalla pre-produzione alle riprese fino alla post-produzione, abbiamo fatto tutto il possibile per rispettare questo impegno, senza adottare alcun meccanismo di compensazione, il cosiddetto carbon offset. Di sicuro avremmo avuto vita più facile girando al chiuso o in uno studio, ma ci è sembrato più sensato avere intorno a noi l'ambiente che cercavamo di proteggere, per questo abbiamo scelto una spiaggia in una località remota, in piena notte. All'inizio avevamo dei dubbi sulla reale fattibilità di questa impresa, ma volevamo imparare, dimostrare fin dove si poteva arrivare e capire meglio quello che mancava.
Le produzioni cinematografiche generano quantità enormi di carbonio: mediamente le riprese di un film* emettono 33 tonnellate di CO2 al giorno. Bisogna considerare che le luci e le telecamere di per sé consumano molta corrente, a cui va aggiunto il loro trasporto, spesso su lunghe distanze, e quello del cast e della troupe, che in molti casi si spostano in aereo, senza contare il catering sul set. Per ridurre il più possibile l’impronta ecologica siamo intervenuti su ogni aspetto della produzione e abbiamo coinvolto tutti i membri della troupe.
Abbiamo cercato di fare tutto in modo diverso. Le riunioni di pre-produzione si sono svolte interamente in videoconferenza, con app che usano le energie rinnovabili. Abbiamo scelto una spiaggia nel Kent in modo che quasi tutti potessero raggiungere il set con il treno elettrico Javelin di Hitachi, uno dei mezzi di trasporto che emettono meno CO2; gli altri sono arrivati a bordo di automobili elettriche, se possibile alimentate con energie rinnovabili. Abbiamo ridotto la troupe e il cast al minimo indispensabile e scelto Ivan Bird per la regia: vive da quelle parti ed è anche direttore della fotografia, quindi due al prezzo di uno! In totale, sulla spiaggia di Kingsgate sono arrivate 30 persone, e nessuna in aereo.
Abbiamo girato dalle 19:00 alle 3:00 del mattino. Le batterie delle telecamere e del drone erano state precaricate con energie rinnovabili. Le luci per i set e il drone erano alimentati da un solo generatore a energia solare. Il proiettore è stato alimentato completamente a pedali, da tre ciclisti professionisti che sono stati ripresi dalle telecamere e altri quattro ciclisti dilettanti non ripresi, due dei quali dipendenti di Hitachi. Per girare di notte e illuminare bene i soggetti serve moltissima luce. Come spiega il regista e direttore della fotografia Ivan Bird: "Non è stato facile, dovevamo fare i conti con la scarsità di corrente. Il proiettore era alimentato da sette ciclisti, non potevamo aspettarci un faro da stadio".
Un altro problema da risolvere è stato quello dei rifiuti prodotti sul set. Nel contesto attuale dovuto al Covid-19, era difficile ridurli garantendo al tempo stesso la sicurezza di tutti. Ogni membro della troupe ha contribuito portando la propria bottiglia d'acqua e la propria mascherina.
Il fotogramma del treno di Hitachi è stato creato tramite l’applicazione CGI (computer-generated imagery), era l'unico sistema che non producesse emissioni; per girare la scena in tempo reale avremmo dovuto spostarci da un'altra parte, e i treni stessi, anche se totalmente elettrici, non sempre sono alimentati con energie rinnovabili. Quindi Absolute Post si è occupata della realizzazione dell’immagine del treno e di tutta la post-produzione. Absolute è un'azienda specializzata in effetti visivi carbon neutral, che offre ai propri dipendenti anche un incentivo finanziario annuale se sottoscrivono un contratto per la fornitura di energia rinnovabile nelle proprie case.
Ora che il progetto si è concluso, possiamo affermare con orgoglio che il nostro video ha usato il 97,5% di carbonio in meno rispetto a una normale produzione, come verificato e certificato da Natural Capital Partners. Siamo riusciti ad alimentare ogni elemento del set senza emettere carbonio. L'ostacolo più difficile da superare è stato il trasporto delle attrezzature, perché non esistono ancora furgoni elettrici per le lunghe distanze. Ma è proprio per questo genere di problemi che COP26 è così importante, sono questi gli ostacoli che riusciremo a superare solo se lavoriamo insieme. E allora, come direbbe il regista: "azione!"
*Variety.com, aprile 2021, la media di 33 tonnellate al giorno è stata misurata su 161 produzioni tentpole dalla Sustainable Production Alliance (https://variety.com/2021/film/news/sustainable-production-alliance-carbon-emissions-report-1234942580/)